Ci sono persone che sono nate con un carisma particolare. La loro capacità comunicativa sembra essere un dono innato. La capacità comunicativa è in grado di aiutarci a conseguire successo professionale, oltre a un’appagante vita sociale. Possiamo affermare addirittura che capacità comunicativa e felicità sono strettamente correlate. Ma, cosa fare se la fortuna, o le esperienze passate poco incoraggianti, non ti hanno dotato di una spiccata capacità comunicativa? Può essere utile un corso di public speaking?
Ti è mai successo di ascoltare qualcuno, appena conosciuto, e farti subito un’idea di lei o lui, soltanto sentendola/o parlare?
E questo indipendentemente dai contenuti, cioè dalle cose che ti ha detto?
E ti è mai successo di incontrare una persona ben vestita e curata nell’aspetto, ma, non appena ha iniziato a parlare, la buona impressione che inizialmente ti aveva fatto, è immediatamente crollata come un castello di carte al vento, lasciando al suo posto tanta delusione?
La Cantoterapia, metodo che sta finalmente riscuotendo apprezzamenti anche in Italia, per i numerosi benefici che si ottengono seguendo questa disciplina, che afferisce al mondo più vasto della Arti-terapie. Una applicazione del tutto inedita e innovativa della Cantoterapia è rappresentata dal metodo Coaching Armonico©, ideato nel 2006 dalla dottoressa Anna Maria Di Lorenzo. In questa metodologia, il potere della Voce e del Canto viene abbinato a diverse tecniche di crescita personale, onde renderne realmente efficaci e profondamente durature le strategie di cambiamento.
Ognuno di noi ha un suo modo personale di usare la voce, le cui origini possono essere ascritte a diversi fattori, non solo biologici, ma anche sociali, culturali, emotivi. La nostra personale storia è quindi impressa nel modo peculiare in cui ognuno di noi usa la voce, e si rivela agli altri quando noi ci raccontiamo. Riuscire a prendere consapevolezza del nostro timbro di voce, delle sue caratteristiche, e riuscire a modificarle in meglio, può fornirci le ali per volare verso una vita relazionale molto più appagante.
Durante una delle mie recenti lezioni di comunicazione efficace è emersa un’interessante problematica, relativa all’importanza o meno di utilizzare nella comunicazione verbale, in contesti formali, una corretta padronanza della nostra lingua e della sua della pronuncia. Quelli che, prima, erano considerati errori, grazie al “diritto di consuetudine” si integrano nella lingua parlata, diventando, di fatto, accettati e quindi accettabili.